giovedì 13 febbraio 2020
ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #19
In quel tempo, Diogenes era da poco entrato a far parte della famiglia Von Matterhorn e il Signor Lorenzo, complice la partenza dei figli per la cittadella, pensò che fosse una buona idea introdurre il nuovo rampollo nell’alta società.
Diogenes non era altrettanto convinto che fosse una buona idea, ma per rispetto e riconoscenza verso il suo Signore accettò il volere del Conte.
Oltre ad una serie di lezioni su economia, politica e galateo, che Diogenes digeriva a fatica, il Signor Lorenzo decise di invitarlo e fargli visitare quella che era una sorta di associazione dei nobili della città. Un luogo nel quale l’aristocrazia si ritrovava, secondo il Conte, per discutere i destini di Lisalania e i propri affari, senza l’asfissiante presenza delle famiglie.
La prima cosa che notò Diogenes nel club fu la totale assenza di donne tra i membri; il Signor Lorenzo si giustificò dicendo che le donne non erano ammesse, non avendo le stesse capacità e responsabilità degli uomini. Perplesso Diogenes rispose: “Sono convinto che se si forniscono alle donne occasioni adeguate, le donne possono fare tutto.”
Il Conte sembrò interessato alla risposta, ma rimase in silenzio e proseguì nelle presentazioni e nel giro dei locali.
L’altra cosa che Diogenes notò fu l’anzianità della maggior parte dei presenti, il fatto che molti sembravano avere acciacchi fisici di varia natura. Tossivano, facevano fatica ad alzarsi dalle sedie, avevano un aspetto tetro e malaticcio. Altra cosa, ancor più inquietante, per tutti i 30 minuti passati in quel luogo, Diogenes non vide mai nessuno sorridere: né i membri dell’associazione, né i servitori. Fu allora che il Maestro non seppe trattenersi e si rivolse al Conte: “Mio Signore, perché frequentate questo posto grigio? Non vi rispecchia affatto.” Il Signor Lorenzo ci pensò su per un secondo e rispose: “Credo sia per l’atmosfera di alta moralità che si respira al suo interno.” Diogenes, incredulo, diede un ultimo sguardo ai presenti e disse: “Non si può dire che un’atmosfera di alta moralità sia molto propizia alla salute, o alla felicità”.
E così si concluse l’esperienza del Maestro all’interno dell’associazione dei Nobili di Lisalania.
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