Campiglia, sera del 6° ahner crescente (24 aprile)
Dai tempi di Ulfriss, Piotr ricorda che quei cosi, i naga, avessero un simbolo che li ha generati che andava distrutto per evitare che si ricreassero. Dopo una estenuante ricerca usando ogni potere mentale e fisico del gruppo e solo dopo aver distrutto le statue, questi simboli vengono rinvenuti sotto i piedi e raschiati via con un pezzo di metallo reperito fra i detriti.
Ci si incammina con circospezione nel tunnel che fa una svolta a collo di anatra, Fioravante percepisce una forte aura di soprannaturale. Si arriva in un altra grande stanza anch’essa usata una volta come piscina. Al centro un enorme macchinario che pulsa debolmente e si vedono scariche elettriche all’interno. Ai lati, teche di vetro con piante e creature mantenute all’interno... salamandre di Bugat in diversi stadi di evoluzione.
Dal fondo della stanza arriva una voce metallica… il lungo uomo con ferro!
Si presenta come dottor Kerendis Arliatark e nota che il gruppo è riuscito a superare i due guardiani Blorbo e Dukai. Sostiene che lui stia studiando una anomalia e che abbia messo i dispositivi in giro per attirare le creature e proteggere la popolazione, tranne alcuni soggetti che lo hanno ostacolato e sono finiti imprigionati e uccisi. Come il gruppo stava dando la caccia a lui, lui ha fatto altrettanto con loro e li ha attirati in quella trappola per dar loro la possibilità di unirsi o andare via, non fornendo però altre informazioni sulla natura dei suoi studi o sui suoi scopi finali. Diogenes si presenta come suo solito come filosofo e psicoscienziato, accostare queste due discipline in una frase di presentazione non volge a suo favore e tenta invano di avere la meglio a parole. Piotr prende la parola cercando di far spiegare in modo più semplice i suoi intenti, lasciando intendere che saranno persone semplici come lui che vedranno questo posto e sicuramente lo accuseranno di essere la causa delle speciazioni e non uno che lo studia per amor di scienza. Portare la Corporazione a conoscenza di questo luogo, minaccia il professore, porterebbe a numerosi morti sulla coscienza del gruppo.
Diogenes si affretta a dire che non è proprio della corporazione ma che vabbè ha solo un tesserino… a questo punto incuriosito dalle apparecchiature e annoiato dallo stallo che si era creato avanza nella stanza e questo scatena la reazione fulminea del professor Arliatark.
Lancia un oggetto in direzione del gruppo che a mezz’aria sparisce per comparire di fronte a Piotr e tutti iniziano col sentirsi più leggeri e si schiantano sul soffitto. Capendo che il nemico è oltre alla loro portata Piotr decide che sia meglio tornare più preparati e inizia ad andare indietro, camminando sul soffitto, per raggiungere la zona dove la gravità è normale e andarsene via finché è ancora concesso dal pericoloso professore. Gli altri non sono dello stesso avviso.
Diogenes scaglia l’oggetto contro il muro infrangendolo ma l’effetto antigravitazionale rimane. Fioravante e Myristica corrono avanti per uscire dall’antigravità.
Arliatark si moltiplica per 5 mentre una delle teche si rompe. La salamandra di Bugat che ne esce ancora intontita dal passaggio all aperto manca di colpire Fioravante con i suoi 4 arti dotati di rostri. Usando i loro poteri i tre rimasti nella stanza feriscono la creatura appena giunta alla luce ma non la uccidono. Piotr è costretto a tornare in combattimento per difendere i suoi compagni, corre verso il “filosofo col tesserino” e gli chiede di essere “lanciato” verso un gruppo di 3 professori ignorando come funzionino esattamente però i poteri di Diogenes.
Un’altra teca si rompe e la salamandra si dirige verso Fioravante uscendo dalla zona di antigravità finisce gambe all’aria sul pavimento. Piotr si rende conto di una stretta mentale che subisce ma pensa di aver resistito brillantemente come solo un westan sa fare.
Le 5 figure parlano dicendo ciascuna una parola ed esortano gli avventurieri ad andarsene e non costringerlo a far loro del male.
Diogenes non sente ragioni e si teletrasporta con Piotr davanti ad una delle immagini, Piotr tenta un attacco ma colpisce il suo amico senza rendersene conto. La stretta mentale aveva avuto successo. Il debole filosofo accusa il colpo e viene sbalzato a 3 metri. Poi i 5 professori eseguono un attacco cinetico che lo sbatte contro il muro a nord della stanza facendogli fare un altro volo ancora più lungo del primo.
Mentre Myristica si occupa delle salamandre, vista la scena Fioravante corre verso il fondo della stanza e lancia una granata stordente fra Piotr e uno dei professori nella speranza di far rinsavire il cocciuto westan. La granata ha l’effetto di far scomparire il quinto professore e di rendere permanentemente sordo Piotr.
Diogenes usando il potere “muovere montagne” arrotola letteralmente il pavimento come fosse un tappeto e investe professori e lo stesso nerboruto compagno. Piotr forse per l’improvvisa sordità non sente arrivare il pericolo e non riesce a mettersi in salvo ma rimane parzialmente intrappolato. Esce a forza di braccia dalla terra e arranca sul pavimento. Mentre il professore in una esplosione di detriti si solleva da terra fluttuando sempre più arrabbiato in tono offensivo verso lo psicoscienziato dei poveri che si definisce filosofo intima a tutti di andarsene. Nel dire questo solleva Fioravante da terra e lo schianta prima sul soffitto e poi sul pavimento poi lancia una granata che non fa danni ma sposta tutti in direzione dell’uscita. Piotr, anche se non ha sentito una parola di ciò che aveva detto, ne ha avuto abbastanza e leccandosi le ferite, si avvia all’uscita dando l’ultimo colpo alla sanguisuga, che si frapponeva tra lui e la porta, scagliandola sui macchinari.
Myristica controvoglia raggiunge i compagni e Diogenes teletrasporta tutti in salvo al luogo dell’appuntamento con Ted e Galaele.
Il carro è al riparo tra gli alberi, ci sono segni di bivacco e i sacchi a pelo sono usati ma dei due collaboratori non vi è traccia...
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