Lisalania, pomeriggio del 6° tahner crescente (25 aprile)
Il dottor Zanoch offre un bicchierino di buon brandy a tutti mentre la discussione procede. Vorrebbe dare maggiore aiuto al gruppo ma ha diverse priorità al momento e non vorrebbe mettere a rischio la sua permanenza qui.
Il professor Arliatark andò nel bosco di confine a circa 150 o più km da Lisalania, ma il bosco è troppo esteso per andare semplicemente lì ad investigare. Dalla descrizione dei macchinari è singolare che li abbia ottenuti senza che la Corporazione ne fosse a conoscenza e sembrano troppi e di livello troppo alto per esser reperiti esclusivamente al mercato nero. Diogenes dovrebbe avere l’autorità per verificare i registri di magazzino della corporazione.
E se ci fossero di mezzo gli auran? Chiede Piotr che non può però sentire la risposta.
Vista la situazione dopo gli omicidi salvare Vilcare Del Toro potrebbe non essere più di grande utilità perché la resistenza sotto pressione può essere costretta ad abbandonare i suoi intenti. Sarebbe utile se il vero assassino venisse fermato.
L’idea che il killer possa essere un parente o amico del barbiere, visto che le vittime erano appartenenti alla squadra che lo imprigionò ed uccise, torna in auge. Il pensiero di tutti quelli che possono seguire il discorso, va all’inquietante figlia Carastina...
Diogenes va a consultare i registri e Piotr che avrebbe voluto seguirlo è costretto ad andare con gli altri da Partaker per recuperare attrezzature per lo scontro e farsi visitare contro la sua volontà.
Dopo aver fatto l’ennesima anticamera Partaker riceve il gruppo. Il dispositivo anti-energia è ad uso singolo quindi verrà fornito a pagamento, per i prezzi ci si dovrà rivolgere a Nollo consegnandogli l’autorizzazione, uno scarabocchio illeggibile disegnato su di un pezzo di carta. Le domande di Myristica sono volte a capire se le creature possano essere in qualche modo potenziate, lo stesso Partaker e la dottoressa Alariana sono studiosi di questo campo ma anche altri ve ne sono in Corporazione. Le sue domande rendono sospettoso il dottore che pare anche rimanerci un poco male per la mancanza di fiducia nei suoi confronti.
“Foi non volete dire kose a braFo dottor Partaker eh?”
È il turno di Piotr che si è autoconvinto di poter guarire senza intervento esterno di Partaker. Viene convinto a farsi vedere dal dottore il quale, avvicinandosi minacciosamente sfoderando una siringa, viene fermato dai compagni e messo al corrente della situazione e del paziente difficile che dovrà curare.
Il siringone ha un tubo interno che viene collegato ad un attacco sulla fronte del metallico dottore, il quale con un movimento fluido e improvviso lo infila nell’orecchio di Piotr senza che il paziente potesse evitarlo.
Referto del medico: Grosso problema di igiene, Lui sordo! Timpani Kaputt.
E senza preavviso estrae un'altra siringa dalla cartucciera e la pianta sulla spalla di Piotr. Il liquido farà male solo per poche ore, giorni al massimo e si tratta di un antibiotico che eviterà le infezioni.
Con un piccolo intervento si potrà sostituire i timpani e servirà un volontario donatore... L’operazione non è costosa perché usano queste occasioni per far fare pratica ai loro studenti. Partaker suggerisce Fioravante come donatore, Myristica chiede invece se si possa utilizzare un cadavere. “Meglio fresco ma voi chiede lui permesso ja?” È la risposta di Partaker che ammette anche di non fare più di queste cose...
In alternativa si possono usare orecchi meccanici, 8-10000 drog ciascuno con sconto per farli entrambi. Fioravante vende informazione su dove reperire il mostro gigante della fattoria, se il cadavere è in buone condizioni forse ci scappa un pagamento che possa coprire un orecchio, il resto si potrà pagare con cripto già in possesso del gruppo. Ma l’opzione cadavere consenziente rimane la più economica anche se più pericolosa.
Diogenes va a controllare i registri del magazzino. Viene indirizzato dalla dottoressa Pridia una auran che gestisce il magazzino. Stranamente Diogenes non si presenta con il suo solito appellativo di filosofo e psicoscienziato ma col suo rango corporativo, probabilmente perché si trova al cospetto di una sua collega di “corporazione” o forse perché la collega, seguendo le recenti mode auran ha il “corpo” mezzo nudo coperto quasi solo da gioielli appariscenti. Pridia mette a verbale il motivo della richiesta dello psicoscienziato di secondo rango e filosofo celato e rimane con lui per tutto il tempo della ricerca.
Diogenes da tempo immemore non passava ore sui libri e forse non aveva mai aperto un rozzo registro prima di quel momento, ma riesce ad ottenere le informazioni cercate.
Negli ultimi mesi sono stati fatti, dalla stessa persona, numerosi acquisti diluiti nel tempo di componenti di livello medio alto che possono corrispondere con quanto visto nel laboratorio alle terme. Una psicoscienziata di basso rango ne è responsabile, Nefhef Jal’Haleba e si è fatta recapitare tutto alla sua abitazione di Crestadorata. Pridia interrogata non la conosce. (Probabilmente nella mente di Diogenes balena l’idea di torchiare Pridia, per vedere cosa sa, davanti a del buon vino e una cena a lume di candela ma questo non ci è dato saperlo)
Nollo procura il dispositivo annulla energia di livello 6 che viene prontamente scambiato con altri due cripto in possesso del gruppo. Per autorizzare lo scambio al posto dei 5000 drog di valore Diogenes deve prendersene la responsabilità compilando e firmando un’autorizzazione scritta.
Dopo una lunga giornata si ritorna alla tenuta Von Matterhorn.
Lisalania, mattino del 6° sener crescente (26 aprile)
Il mattino dopo Piotr nemmeno si alza e rimane barricato nella stanza, non ha nemmeno aperto bocca dopo la visita di Partaker, come se ignorare l’accaduto possa cancellare il pericolo di farsi operare da, come lo chiama lui, il “macellaio di Lisalania”…
Ritiene che la puntura sia sufficiente e la sua scorza westan lo farà guarire.
Mentre Piotr è assente gli altri hanno l’occasione di parlare di lui. C’è chi si chiede se valga la pena spendere tanti soldi per Piotr e chi si sente in colpa per l’accaduto ma non abbastanza da diventare donatore. Dove trovare un donatore? C’è chi vuole uccidere qualcuno, magari Arliatak, che probabilmente i timpani non li ha nemmeno.
C’è chi si oppone ricordando che non si può semplicemente teletrasportare un cadavere in corporazione… Fatto sta che il parere di Piotr non viene nemmeno chiesto e si decide per lui.
Si decide di investigare sull’omicidio dei miliziani.
Mentre Fioravante si reca dal padre, Diogenes e Myristica abilmente camuffata da signora vanno a parlare alla famiglia del barbiere e si incamminano verso la piazza principale.
Si respira aria di tensione, per strada ci sono dei militari e gruppi nutriti di miliziani. Ad un certo punto un tizio attrae l’attenzione di Myristica e recapita un messaggio “I tuoi amici hanno le scarpe rotte. Hai capito?” “Le SCARPE” è costretto a ripetere il messaggero.
Il successivo appuntamento sarà quindi dal calzolaio per sentire le novità dalla resistenza.
Stella Casagrande in Bellavalle vestita di nero a lutto apre la porta e filosofo e “signora” vengono accolti nella casa del barbiere. Difficile capire cosa pensi la vedova, se non fosse per i poteri di lettura della mente di Diogenes.
“Se solo le morti servissero a qualcosa! Se solo ci fossero state prima!”
Diogenes vuole sapere se ci siano amici di suo marito che possono aver voluto vendicare la sua morte. La donna con la voce rotta e gli occhi in lacrime sostiene che il marito era un brav’uomo e non aveva nulla a che spartire con soggetti simili.
Arriva anche la figlia Carastina, usando lettura della mente Diogenes si convince della sua colpevolezza anche se non vi sono evidenze oggettive.
“Altre persone venute a girare il coltello nella piaga della sofferenza della mia MAMMA… scocciatori… ora li metto a disagio così se ne vanno prima”, legge Diogenes in lei.
“Perchè non eravate al funerale?” sono le parole proferite dalla bambina.
Il tentativo dei due di condividere la situazione avendo entrambi perso i genitori non va a buon fine perché la ragazzina insiste e li mette in buca con un “Siete venuti a fare a gara?”
Senza troppi giri di parole la ragazzina viene “quasi esplicitamente” accusata di essere un’assassina… La madre a quel punto la manda in stanza e si conclude con un nulla di fatto. Diogenes offre il suo aiuto e in un lampo di genio parla di Ernestina e di come potrebbe giovare a Carastina parlare e giocare con un'altra che condivide le stesse terribili esperienze. Se vorranno venire alla tenuta Von Matterhorn per parlare saranno accolte.
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