giovedì 11 giugno 2020

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #26


In quel tempo, Diogenes stava tenendo un’orazione nei pressi della piazza pincipale di Lisalania. Egli aveva già una certa notorietà e numeroso era il pubblico in quell’occasione. L’orazione parlava società, suddivisione in classi, appropriati modi di gestire sfortune momentanee e crisi economiche o sociali.

Il Maestro gestiva l’orazione con la consueta verve, per non annoiare troppo il pubblico, quando un membro del consiglio cittadino, un anziano nobile noto per l’eloquio piatto e noioso, si affiancò a Diogenes e gli tolse la parola. Il Consigliere iniziò a smentire le teorie espresse sino ad allora dal Maestro, rispondendo però in maniera noiosa, cercando di dimostrare le proprie teorie con lunghi periodi e molte pause.

Il pubblico cominciava ad annoiarsi e alcuni persino ad andarsene, fu allora che Diogenes, accusato dal nobile di non essere abbastanza intelligente, approfittò di una delle pause per rivolgersi al suo detrattore e al pubblico: “Mio Signore, di sicuro non sarò abbastanza intelligente o arguto da ribattere a tutto quanto avete detto punto per punto, ma secondo un mio calcolo approssimativo conosco la metà degli argomenti esposti meno della metà di quanto dovrei, ma voi avevate ragione per meno della metà delle vostre affermazioni, di cui ne ho capita circa la metà. Non credete?”

Il Consigliere ristette sorpreso e, non avendo neanche una metà di argomentazioni per rispondere al Maestro, fu costretto a lasciare l’orazione tra i fischi del pubblico che tornò a seguire interessato l’orazione del Maestro.

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