Prigioni di Lisalania, 21:00 del 6° nehener crescente (27 aprile)
Annibale rimane indietro e tutti si disinteressano a lui... il gruppo decide di uscire il prima possibile creando un tunnel spazio temporale ma dovranno avvicinarsi di più alle mura.
Per prima cosa viene ispezionata l’ultima porta dei sotterranei che conduce ad un ambiente grandissimo ma non si sa dove conduca. Si sceglie l’unica via conosciuta, l’armeria. Si prenderanno le guardie di sorpresa e ci si avvicinerà il più possibile al muro di cinta.
Arrivano rumori da sopra, qualcosa succede. Sono accorse molte più guardie di prima. Almeno otto. Le guardie stanno prendendo armi e armature e sono agitati per quello che sta accadendo alla Corte Giuvenile. C’è un flusso continuo di guardie che si stanno armando. La via è chiusa. Si tenta la sorte di sotto. Tutti i detenuti tranne Annibale che non si sa dove sia.
In uno dei portoni dell’ampio ambiente del secondo piano sotterraneo viene trovato qualcosa di meccanico ripiegato su se stesso che Vilcare riconosce come vecchio modello di cavallo da traino meccanico. Poi pezzi di ricambio e altri componenti. E’ una sorta di stalla magazzino e ci deve essere sicuramente anche una uscita e infatti verso nord si intravede una larga rampa che sale in alto. In fondo alla rampa un grosso portellone metallico chiuso da cui filtra della luce. Dall’altra parte si vedono svariati piedi che fanno avanti e indietro e occasionalmente anche “qualcos’altro”... Si sentono parecchi rumori meccanici che battono a terra e molti comandi sono lanciati. Un altra via impraticabile. Rimane un corridoio a sud oppure tentare la porta di servizio nel portellone. Myristica e Fioravante propongono di travestirsi da guardie per mescolarsi ai soldati. Vilcare smonta il piano facendo notare che tutti dovrebbero essere camuffati perché funzioni e propone di usare i poteri millantati da Rayanna. Myristica mentre cerca di capire dove sia la direzione giusta, urta per errore qualcosa e un allarme sonoro e luminoso si mette in funzione. Fioravante riesce almeno a spegnere il suono. Ritorna il piano della porticina di servizio... Vilcare non riesce a convincere il gruppo dell’insensatezza del piano.
Dietro alla porta un enorme ragno di metallo di 2 metri che sta facendo avanti e indietro spostando cose pesanti, oltre a diverse persone con camici sporchi di grasso. Nessuna guardia armata. Un enorme portellone aperto dà verso l’esterno. La stanza è illuminata a giorno da una luce blu innaturale. Fuori ci sono soldati che si muovono avanti e indietro.
Myristica travestita chiama uno dei meccanici dentro il tunnel e questi viene tramortito. Indossa una sorta di medaglione tecnologico in uso alla Corporazione. Vilcare si traveste col camice.
Corte Giuvenile, 21:00 del 6° nehener crescente (27 aprile)
Diogenes: “Lascia andare queste persone e verrò con te, altrimenti continuerai a soffrire!” - e lancia il potere psicosi. Samaele negli istanti successivi deve togliersi dalla testa le ultime dolorose parole del filosofo. Ma Diogenes lo incalza: “Combatti senza sapere di avere già perso!” - e lancia nuovamente lo stesso potere. Questa volta Samaele cade faccia avanti.
Nei pressi del gigante si apre un tombino e ne esce un uomo robusto ed estrae una spranga metallica con un enorme bullone in fondo. Severio alza l’enorme mazzuolo lo fa roteare nell’aria e lo cala sul gigante distruggendo una placca di protezione della gamba destra.
Dalla folla sorge un boato e il popolo si comincia a ricompattare.
La battaglia tra Severio e il gigante è cominciata. Severio sembra prevedere le mosse del gigante e continua a colpire le gambe del gigante non appena si apre uno spiraglio. Il gigante comincia a muoversi senza prestare attenzione a ciò che ha intorno e proprio per questo i soldati intimoriti non riescono ad intervenire in soccorso del gigante. Diogenes si avvicina e incita la folla e l’ammazza-giganti nella battaglia. Con un poderoso colpo Severio scopre una placca di protezione del pilota e Diogenes lo scaraventa fuori con i suoi poteri. La folla è sul pilota e il gigante si blocca. I soldati vengono caricati dalla folla e travolti essendo in grande inferiorità numerica. Mezza folla penetra nella Corte Giuvenile. Diogenes perquisisce Samaele più per spregio che per altro e gli porta via un paio di cripto oltre a 1500 drog e assorbe l’energia delle sue braccia meccaniche.
Prossimo obiettivo di Diogenes è De Marinis. Penetra nella Corte Giuvenile mentre infuria la rissa e coordina la battaglia ma De Marinis non si trova più lì. La maggior parte dei miliziani sono fuggiti o sono stati gonfiati di botte. La battaglia sembra volgere a favore della folla ma Diogenes cerca comunque di convincerli a tornare a casa prima dell’arrivo di altri soldati ma forse per i colpi ricevuti nella battaglia non è abbastanza convincente. Decide allora di avvicinarsi a Severio per farsi aiutare a convincere la folla a fuggire prima dell’arrivo della nave volante e di altri soldati. “Le cose ora cambieranno dopo quello che è successo”, dice l’ammazzagiganti al filosofo.
Diogenes si mischia tra la folla in cerca di un angolo buio per teletrasportarsi, Severio farà invece una scampagnata nei boschi a nord su suggerimento del filosofo potrebbe nascondersi nella vecchia miniera d’argento recentemente resa sicura.
Diogenes si ricongiunge a Piotr nei pressi del castello, il westan lo benda e si rammarica di non essere stato presente alla battaglia.
Prigioni di Lisalania, 21:30 del 6° nehener crescente (27 aprile)
Nel castello Myristica tenta di attirare un altro meccanico ma questa volta va male e il ragno viene spedito contro la finta guardia. Myristica usa un cripto e fa cadere in mille pezzi come se fosse di cristallo una delle quattro gambe del ragno, e la macchina cade sul fianco.
Corsa forsennata verso l’uscita e in fondo, l’intento è di far creare il tunnel a Rayanna prima dell’intervento di altri soldati. Appena fuori alcuni soldati si accasciano altri gridano e scappano in giro. Molte ombre si muovono tra i soldati e stanno compiendo un massacro. Assassini whirn. Uno di loro si rivolge a Fioravante e gli intima di consegnare il maestro Yanagi. Fioravante tenta di colpirlo ma in modo scomposto e prosegue la sua corsa mentre l’avversario lo deride. L’assassino che nemmeno si era mosso per schivare il colpo entra nell’hangar per raggiungere il suo obiettivo.
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