Fattoria Listazzone, sera del 6° tehner crescente (29 aprile)
Ad uno dei portoni si sente battere vigorosamente, una figura ammantata con un bastone piuttosto elaborato e con voce femminile chiede di parlare con Rayanna.
Dice di chiamarsi Aswana ed è una strana versione del passato di Rayanna che è anche molto meno ingenua. Aswana la mette in guardia dall’uso troppo disinvolto del balzo temporale perché troppo pericoloso; infatti nell’ultimo salto manidilama è tornato in vita. Aswana informa la sciamana che la Rayanna anziana sta cercando di creare delle complessità nella trama del tempo e che dovrebbe prestare molta attenzione a non sconvolgere troppo la linea temporale. Rayanna dà ascolto alla nuova versione di sé e non più a quella saggia e anziana e non vuole più saltare nel tempo.
Si torna al piano originario: cercare pergamena e sacerdotessa.
Lisalania, mattino del 6° enhor crescente (30 aprile)
Col viaggio veloce si raggiunge la campagna intorno a Lisalania, Galaele entra in città e affitta una camera ai Cinque coltelli, dove poi il resto del gruppo si teletrasporterà. Nell’attesa del teletrasporto in una stanza sicura, una pattuglia di soldati quasi scopre il gruppo che riesce a nascondersi in un boschetto nei pressi della strada. Convincere Carenna non è facile perché rischia la forca. Comunque alla fine riesce a mettere in comunicazione la sacerdotessa che ha trovato rifugio presso la Casa delle meraviglie di madama Leonilda. Il problema successivo è raggiungere la Casa delle meraviglie senza farsi scoprire. Si opta per il teletrasporto diretto nello studio di madama Leonilda, che ovviamente Diogenes conosce bene.
Casa delle meraviglie di madama Leonilda, tarda mattinata del 6° enhor crescente (30 aprile)
Stanza riccamente addobbata con tinte preponderanti al viola e porpora. Mentre Diogenes si sta camuffando per poi andare a cercare la padrona di casa, la statuaria madama Leonilda entra nella stanza.
Fatti i “rumorosi” convenevoli Leonilda acconsente alle richieste ed esce per avvisare l’ospite che “non si trova sicuramente tra quelle mura” del loro arrivo.
La sacerdotessa accetta di vedere il gruppo, che viene condotto in segreto nelle sue stanze.
I morti hanno preso vita, la cosa è molto più grande di loro. La sacerdotessa offre il suo aiuto. Un risveglio... Arliatark dopo essere stato attaccato da una creatura che lo ha ucciso torna in vita. Gli zombie sono un fenomeno insolito ma non impossibile. Quando un corpo muore può tornare in vita se lo spirito della persona era molto forte. Ma lo spirito subisce un decadimento e non è più come prima e questo spiegherebbe nuova etica distorta del professore. La pergamena sembra l’unico appiglio per rimettere a posto le cose, sebbene la sacerdotessa ammetta di non conoscerne il contenuto. Se non dovessero bastare le sue arti, Hessefa è disposta a riportare tutte le informazioni in merito all’inquisitore dal quale si sta nascondendo, senza tuttavia fare menzione del gruppo.
Per quanto riguarda la pergamena di Kalarones: nella città di Kalarones si dice abbia vissuto una divinità nelle spoglie mortali di un sacerdote. Dopo la sua morte sono state rinvenute alcune pergamene vergate da lui. Il contenuto, si dice, non è adatto agli occhi di un mortale, di conseguenza non ne sono mai stati rotti i sigilli. L’integrità del sigillo e parte del pregio dell’oggetto. Si narra che il contenuto parli di alcuni dei più profondi segreti dei rituali naga. Visto il potere contenuto potrebbe essere persino pericoloso maneggiarla, occorrerà quindi fare molta attenzione.
Si preannunciano giorni molto bui. La situazione politica pure è complicata. Il gruppo ci si riaggiorna a quando sarà in possesso della pergamena.
L’ospitalità è sacra ma il lavoro è lavoro. Per un paio di giorni il gruppo viene accolto gratuitamente, servizi particolari da pagare a parte e viene affidato alle cure della gioviale Flordalia.
Nella loro stanza inizia una discussione su come rub... recuperare la pergamena. Molte informazioni Myristica le aveva già raccolte per suo conto in diversi appostamenti nei primi giorni che si trovava in città. L’appiglio più promettente sembra essere la servetta incinta di De Frederighi, ma anche l’opzione collezionismo col padre di Fioravante potrebbe essere interessante.
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