lunedì 14 marzo 2022

Doppiogiochisti e voltafaccia

Sir Pendelton Murray (Sir Malcolm Murray - Pennydreadful Fan Art by Mariano Steiner)

Torana, sera dell'11° sener pieno (30 agosto)

Parlando di cosa dire e cosa non dire nel rapporto alla corporazione si scoprono i veri volti di alcuni dei compagni di viaggio (altri invece mantengono segreti i loro pensieri).

Yelena non potrà tacere sulla presenza degli hroak visto che ritiene di non aver mai dato la propria parola (ed altre ragioni che non ha avuto la possibilità di esporre). Anche Alona è dell'opinione di parlare degli hroak: essendo pagata dalla corporazione per raccogliere informazioni è intenzionata a descrivere tutto quello che ha visto.

Silvy non consegna nulla alla coorporazione sostenendo di non aver trovato alcunché di valore, mentre Diomira tiene per se gli smeraldi recuperati.

Rodrigo, infine, progetta di depredare la tomba di Gomundo ed ha stretto un accordo col generale contro la regina Rephona.

Bastiano pone la questione del recupero dei poveri resti dei componenti della precedente spedizione, ma Diomira si è scordata della promessa di riportarli ai propri cari fattagli all’andata, inoltre i loro effetti personali non si trovano e occorrerà frugare nel fondo degli zaini per farli saltar fuori.

Wotan esce in cerca di erbe allucinogene per aiutarlo nella meditazione e sebbene riesca a trovarne, si accorge che questo tipo di erbe sono raccolte frequentemente. Prega i propri dei affinché proteggano i territori inesplorati e gli diano la saggezza per avere la giusta rivalsa nei confronti della famiglia di Bastiano. Una nuvola si sposta e la luce dell'esile spicchio di luna colpisce il volto di Wotan,  che all’improvviso si trova a casa. Nei boschi di fronte rami radici e foglie danno forma ad una figura vagamente umanoide che tiene in mano quello che lui sa essere un seme, pur non avendone l'aspetto. La figura chiude la mano come per impugnare il seme, che si trasforma in una spada. Indica con l'arma una montagna in lontananza - una montagna che non dovrebbe esserci. Nel punto indicato cade quello stesso seme che genera un albero. La figura guarda Wotan in attesa di un suo cenno poi compare uno scudo di corteccia che porge al westan. Lo scudo è di corteccia di quercia, che pur nelle forme eleganti non sembra aver subito delle lavorazioni. A decorazione dei minuti fiorellini disegnano un albero. Wotan si sveglia dalla trance, ed ha lo scudo in mano. Si tratta di un potente artefatto difensivo.

Torana, mattino dell'11° nehener pieno (31 agosto)

Diomira si reca di buon ora da Sir Pendelton per le questioni burocratiche inerenti alla sua chiesa.

Sembra che il “lord” trovi tutti gli ostacoli possibili per impedire la costruzione della chiesa; pare infatti che sul terreno su cui deve essere costruita la chiesa ci sia un diritto di prelazione di tal Casimiro Ferri che è però rientrato in continente. Occorrerà inviare un messo sulla terraferma per invitarlo a tornare e discutere della questione, ma richiederà del tempo. Un messo di lady Shizuka tornerà sull’isola per controllare lo stato di avanzamento dei lavori e se non saranno iniziati non garantirà la cospicua donazione. Diomira si ripropone di andare a parlare direttamente alla baronessa per risolvere la questione. Proprio la lady nel periodo di transizione ha già disposto che si possa officiare i riti della chiesa del nuovo ordine in un luogo più consono e ha firmato un atto di utilizzo a tempo indeterminato di un vecchio magazzino nei pressi del porto.

Silvy nel frattempo decide di controllare come stanno i maiali a cui aveva dato delle erbe raccolte come esperimento prima di partire per la spedizione. Passa quindi nei pressi del terreno di Diomira che sembra essere pichettato e livellato. Quando si gira verso la fattoria nota un maiale alto due metri al garrese, e dopo poco il fattore che le corre incontro abbracciandola e scusandosi per come la aveva trattata in precedenza. Il fattore è interessato ad avere altre erbe ed è disposto a pagarle molto bene. 

Silvy senza perdere tempo acquista all’emporio carta e inchiostro e parte nei dintorni per catalogare la vegetazione e ritrovare le erbe ingrandenti.

Diomira passa dalla corporazione per ottenere il giusto compenso e fa una brutta scoperta, sarà pagata 5000 drog subito e i restanti 11000 tornati sulla terra ferma, inoltre il suo contratto è sciolto e si trova anche per strada. Andando ad ispezionare la chiesa temporanea valuta di poter stendere un giaciglio appartato in un angolo nascosto dalla luce che filtra dalle alte finestre.

Bastiano fa una mattinata di lavoro dal fabbro e comincia ad informarsi su quanto potrebbe costargli una sostituzione della sua arma preferita. Il fabbro con 1200 drog può costruirne una ma c’è penuria di materiali, all’emporio invece Altezza ne ha una di dubbia qualità come la storia che rifila sul precedente proprietario pirata e chiede ben 2800 drog. In pausa pranzo decide di andare a farsi pagare dalla corporazione e si informa se sia possibile farsi pagare con una buona arma della corporazione invece che attendere di tornare sul continente. Il giorno successivo dovrà parlare con l’ing. Frontogru. Col sacco di drog Bastiano decide di non lavorare nel pomeriggio ma di mantenere un profilo basso e si reca a pranzo alla mensa del paese.

Diomira si reca a lavorare come volontaria alla mensa e cerca nel frattempo persone per dare una pulizia alla chiesa anche a pagamento per officiare riti all’indomani mattina. Conosce l'entusiasta Giusilda, che finito di lavorare al mercato del pesce nel pomeriggio si ripropone di aiutare la messaggera a scopo di volontariato, mentre Bastiano si rende disponibile dietro un compenso stabilito pari a 150 drog.

Fine ventiseiesima puntata.


Diario a cura di Bastiano
Revisione a cura di Ohmnibus

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