lunedì 5 giugno 2023

Discesa verso il passaggio ad ovest

Kranion by Metzae

La voragine, pomeriggio del 2° tahner pieno (26 settembre)

"Cosa simboleggia il tempio?" si domanda Bastiano con voce sommessa. Non abbastanza per non essere sentito da Diomira, che parte con un suo personalissimo "spiegone".

La luce che sconfigge l’oscurità? La dualità tra luce ed ombra che unite proteggono il tempio? Oppure è forse una prigione per qualcuno? Di certo nella zona c’è una forte presenza divina.

Mentre Diomira parla di cose complicate (o anche cose semplici ma spiegate in modo complicato), Wotan trova e decifra alcune scritte che fanno da cornice all'enorme volto scolpito. Rappresentano due date, ed il gruppo conviene che potrebbe trattarsi dei solstizi.

Prima di tentare la discesa si eseguono alcune prove per testare il comportamento delle piattaforme: sembra possibile attivare le piattaforme in modo di averne sempre almeno due estese ed eventualmente una terza, quindi è possibile procedere in sicurezza. Bastiano e Carenna per maggior sicurezza legano due corde con asole all’estremità e le usano come fune di sicurezza aggrappandole ai portatorce. Purtroppo la corda non sarebbe in grado di reggere l'intero gruppo, e la sua utilità è principalmente psicologica.

Poco dopo aver iniziato la discesa una delle piattaforme si blocca dopo essersi estesa per soli trenta centimetri. Il passaggio così ristretto risulta molto pericoloso, ma fortunatamente l'imprevisto viene superato senza troppi problemi.

A metà discesa si iniziano a distinguere alcuni dettagli. In corrispondenza del fondo e per tutto il perimetro ci sono incisioni. In alto, dalla parte opposta rispetto al volto incontrato nella prima piattaforma, c'è un altro volto delle stesse dimensioni. Dettagli di questa incisione indicano chiaramente che fa riferimento alla luna. Ad ovest, quindi esattamente sotto al volto incontrato all'inizio, c'è un passaggio che si inoltra nell'oscurità. A destra di questo passaggio qualcosa di simile ad una piccola gabbia, e dall'interno si irradia un debole riflesso viola.

Ed è proprio sopra a questo bagliore viola che, quando l'ennesima sezione di scala si estroflette dalla parete, causa una piccola frana che va ad ingombrare il passaggio. Fortunatamente sembra possibile superare i detriti senza troppo sforzo, ma Rodrigo si accorge che nel ritrarsi la scala lascerebbe cadere le macerie sull'oggetto dai riflessi viola. Rodrigo ritiene inammissibile la distruzione di quello che potrebbe essere un tesoro prezioso, Bastiano è invece più preoccupato di risvegliare qualcosa sigillato in quell'oggetto. Il gruppo impiega quindi il tempo necessario per rimuovere i detriti e farli cadere il più lontano possibile.

Arrivati in fondo si notano ulteriori dettagli. Nella parete est, a circa cinque metri d'altezza viene notato un foro quadrato di circa 25 cm di lato di cui non si vede il fondo. Probabilmente da lì arriva la luce che attiva le scale.

Ad ovest il passaggio relativamente angusto (1,5 metri per 2 di altezza, la volta è a trapezio) che pure si perde nell'oscurità. Circa dieci metri a destra un piedistallo a forma di ziggurat alto circa un metro e mezzo e sormontato da una gabbia metallica di circa 35 cm di lato, con all'interno una meravigliosa maschera in oro ed ametista che rappresenta un teschio umano. Piedistallo e gabbia sembrano privi di trappole, sempre che la maschera non lo sia essa stessa. Bastiano è convinto di vedere qualcosa muoversi nel buio, ma ulteriori indagini non rivelano nulla... che si sia autosuggestionato per via delle precedenti esperienze con le trappole?

Tutti si allontanano a distanza di sicurezza mentre Diomira utilizza un rituale per praticare un'apertura nella gabbia. Rodrigo raccoglie la maschera prima che gli altri possano fare un passo, e la trova così invitante che non ci pensa due volte prima di indossarla. La brama si trasforma in stupore e poi in preoccupazione quando la maschera resta attaccata al suo volto come se si fosse fusa con la pelle. Altrettanto preoccupante è come la maschera ora rifletta i movimenti ed anche le espressioni del volto di Rodrigo. Diomira tenta un rituale per "scollarla", ma non sortisce nessun esito. La custode tranquillizza il Ferretti dicendogli che proverà di nuovo dopo una notte di sonno.

Per analizzare in modo dettagliato tutte le iscrizioni occorrerebbe almeno una settimana di sforzi congiunti, per cui ci si divide in quattro gruppi divisi nei quattro punti cardinali nella speranza di comprendere almeno il senso delle incisioni.

Sono rappresentate figure con uno stile molto complesso, astratto ed onirico. Dopo che si è fatto l'occhio allo stile è possibile comprendere che si tratta di figure umane occupate in varie attività quotidiane, come la raccolta del mais, la caccia, la pesca. Di tanto in tanto una figura guarda dall'alto, ed è chiaro che si tratta della stessa rappresentata all'ingresso del complesso (e la stessa rappresentata nella chiave sferica).

Osservando le scene nella parte sinistra (ovest) viene rappresentato il volto che oramai sembra chiaro essere associato al sole, mentre nella parte destra (est) questa figura lascia il posto a quella che rappresenta la luna, in corrispondenza a scene che rappresentano attività notturne.

Dietro al piedistallo a gradoni si notano scene che stonano con le restanti: alcuni individui sembrano impauriti o preoccupati da un felino minaccioso rappresentato in prossimità del pavimento e di è visibile solo una parte della testa, come se ci fosse stato timore anche solo nel rappresentarlo.

Si decide quindi di affrontare l'unico passaggio disponibile, con grande sgomento di Bastiano. Dopo una ventina di metri il passaggio si apre in un'ampia stanza in cui si accede dallo spigolo. Rodrigo, che è avanti, è il primo ad entrare, e non riesce a trattenere un'esclamazione di meraviglia per quello che gli si para innanzi...

Fine cinquantacinquesima puntata.



Diario a cura di Bastiano
Revisione a cura di Ohmnibus
Immagine (c) Metzae

Nessun commento:

Posta un commento