(c) Zack Fowler |
L’indomani il gruppo si incontra e si aggiornano reciprocamente sugli sviluppi. In attesa della visita del pomeriggio decidono di eseguire ulteriori ricerche sulle tracce lasciate dal bruto.
Mentre il giorno precedente hanno seguito le tracce lasciate dopo la fuga del bruto, ora esaminano le tracce lasciate prima dell’assalto. La ricerca li porta poco lontani dove le tracce spariscono di punto in bianco in un quartiere della zona bene della città. Ma c’è qualcosa di strano nell’ambiente.
Fin da subito si nota che la maggior parte delle abitazioni e delle botteghe, seppur in buono stato, sono disabitate o abbandonate. Il gruppo entra in un negozio di antiquariato lì vicino. Kirsten nota l’ottima qualità del mobilio, ma notando la spessa patina di polvere valuta che gli affari non vanno per il meglio. Il proprietario della bottega mostra al gruppo ed in particolare a Kirsten, che si mostra interessata, i suoi articoli, e racconta che il giorno prima qualcosa è caduto dal cielo mettendo a repentaglio la cristalleria della bottega. Troppo impegnato per salvaguardare i suoi beni non ha visto di cosa si trattava, ma con la coda dell’occhio ha visto qualcosa spiccare un salto prodigioso.
Kirsten chiede anche come mai la zona sia così scarsamente popolata, ed il bottegaio racconta di un incidente avvenuto circa cinque anni prima: gli edifici vennero avvolti da una nebbia maleodorante, ed in molti si sentirono male. La nebbia dopo alcune ore si depositò, lasciando uno sgradevolissimo odore, inoltre nei giorni seguenti in molti si ammalarono ed alcuni morirono. La zona era abitata per lo più da mercanti agiati, che si lamentarono con la Corporazione. Questa negò ogni implicazione ed identificò la causa della fuoriuscita del gas con il malfunzionamento di una concieria. Gli abitanti della zona non sapevano dell’esistenza della conceria, ed il fatto è strano perché alcuni commerciavano in pellami, eppure in quello che è l’epicentro dell’incidente effettivamente ci sono i resti di una bottega per il trattamento di pelle e cuoio. La Corporazione si dimostrò molto disponibile e fornì tutta l’assistenza necessaria, azione questa che secondo alcuni (tra cui l’antiquario) è sintomo di colpevolezza.
L’odore rivoltante con il tempo si affievolì, ma non sparì mai del tutto, e questa fu la causa di un ulteriore abbandono della zona. Dopo il racconto il gruppo realizza che nella zona effettivamente c’è un odore fastidioso, del tipo che passa inosservato finché non viene fatto notare. E’ un sentore di chimico che provoca prurito alla gola, ed alla lunga è sicuramente snervante.
Salutato il bottegaio si rimettono al lavoro per eseguire ulteriori indagini.
E’ il mattino del 12° Nehener di Stagione Nuova (8 marzo).
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