Immagine (c) by Conde Amor |
La scalata, 10° enhor crescente (28 maggio)
Il percorso che conduce all’altopiano è tortuoso e costeggia uno strapiombo. Dopo qualche ora di cammino qualcuno tentenna ed alcuni rischiano di avere una crisi di panico. Fortunatamente non accade.Arriviamo in cima dopo qualche altra ora, stanchi ma sollevati, per ritrovarci di fronte ad un’enorme distesa di erba alta circa un metro e mezzo (abbondante). L’erba rappresenta un nascondiglio ideale per predatori o semplici pericoli. Scopriamo infatti la presenza di numerosi serpenti e vari nidi di vespe. Jaser viene morso al piede da un serpente, ma Gunther grazie al suo equipaggiamento medico riesce ad estrarre tutto il veleno e scongiurare il peggio. Il gruppo avanza con molta circospezione, ed alla fine arrivano dall’altra parte della distesa d’erba.
Qui trovano una grande grotta. Di fronte all’imboccatura c’è un uomo in meditazione che fluttua a qualche centimetro dal terreno; poco distante, come a far da guardia alla caverna, un’imponente tigre arboricola.
L'uomo si rivela essere Lamir, un vecchio è molto cordiale che ci invita ad entrare nella grotta, dove vediamo numerosissimi macchinari. Racconta di averli costruiti per suo diletto, anche se alcuni di questi fanno uso di tecnologia complessa anche per un esperto della corporazione. Racconta di come ami viaggiare, e di come in uno di questi viaggi abbia salvato un cucciolo di tigre arboricola (grande come un mastino) da morte certa. Il cucciolo l’ha poi seguito ed i due sono diventati amiconi. Ora la tigre è un po’ invecchiata, e passa la maggior parte del tempo a sonnecchiare. Anche se addormentata rappresenta comunque il migliore degli antifurto.
Chiediamo a Lamir di Greyk, e lui ci racconta di averlo ospitato per qualche tempo. Si offre di fornire altre informazioni solo in cambio di qualche “lavoretto manuale”. Non abbiamo intenzione di usare le maniere forti contro qualcuno che ha una tigre arboricola come cucciolo da compagnia, per cui in mancanza di altre scelte accettiamo l’offerta.
Scopriamo che il “lavoretti” consistono nel falciare una larga parte del prato, nel mungere delle mucche e nello spalare lo “sporco” dei maiali.
Ci rimbocchiamo le maniche e ci mettiamo al lavoro. Giunta la sera abbiamo falciato la porzione di prato richiesta e munto le mucche. In cambio Lamir ci offre una cena saporita e ci racconta qualcosa di Greyk: è partito per Merin su suo consiglio. Non ci dice i dettagli. Effettivamente non ci servirebbero nemmeno, ma siamo troppo curiosi e decidiamo di finire il lavoro il giorno dopo per saperli. Forse è una nostra impressione, ma Lamir sembra ridersela sotto i baffi.
Dal saggio Lamir, 11° ahner crescente (29 maggio)
Al nostro risveglio Lamir non c’è, ma ha lasciato la colazione per tutti. Dopo esserci rifocillati, prendiamo secchio e badile e ci incamminiamo verso il recinto dei maiali, sotto lo sguardo annoiato della tigre.Dopo un po’ Lamir torna, e mentre ancora stiamo lavorando ci racconta di Merin e delle caratteristiche che la rendono famosa, in particolare:
- I famosi sassolini di Merin, dolcetti rinomati tra i nobili di tutta Marahan
- Una grandissima biblioteca contenente la trascrizione di alcuni libri arcani
- Le fiorenti miniere dalle quali si estraggono vari materiali
Lamir ha convinto Greyk ad andare a Merin perché lì avrebbe potuto approfondire molto le sue ricerche sui sistemi di raffreddamento.
Riconsegnate pale e secchi a Lamir, lo salutiamo e ci accingiamo a partire per Merin, non prima di aver recuperato il nostro carro ed i cavalli.
Fattoria, 11° sener crescente (31 maggio)
Recuperiamo i cavalli e, non essendo passata una settimana, non dobbiamo pagare alcun sovrapprezzo.La sera ci fermiamo presso una locanda e ripartiamo il mattino seguente.
Merin, 11° enhor crescente (4 giugno)
Dopo qualche giorno arriviamo a Merin. Come prima cosa facciamo tappa in biblioteca, dove ci scontriamo con la severissima bibliotecaria. Ci racconta di ricordare un tipo che corrisponde al ritratto di Greyk, ma non è intenzionata a darci alcuna informazione né tanto meno di lasciarci consultare l’archivio dove sono annotati i libri che Greyk ha letto. Gunther tenta di distrarla facendo cadere dei libri con la telecinesi, ma ottiene soltanto di essere allontanato dalla biblioteca.Cerchiamo allora alloggio per il carro e per le nostre stanche membra. Nella zona della biblioteca c’è La Rosina ed Il Belbere. Decidiamo di alloggiare alla prima per il semplice fatto che è più vicina, ed al prezzo di 150 drog a testa abbiamo un letto su cui riposare prima di rimetterci al lavoro. La donna che ci ha accolti in locanda ci suggerisce di far visita alla prestigiosa fabbrica di sassolini di Merin, e ci consegna 3 buoni per una visita guidata. Valutiamo che probabilmente anche Greyk sarà stato attratto dalla fabbrica, per cui ci prepariamo a fare questa visita guidata.
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