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In partenza da Kir, 10 Nehener di stagione crescente (25 maggio)
Ci apprestiamo a partire per l’altopiano id Tarsir alla ricerca di Lamir.L’altopiano si trova a nord di Kir, a circa 300km e si raggiunge seguendo la strada principale fino ad un paio di dozzine di km dall'altopiano, dove si imbocca una strada più piccola e tortuosa.
Vicino l'altopiano c’è l'omonima città di Tarsir, tuttavia la città non è di strada perché è ad ovest della nostra destinazione. L’idea è quella di lasciare il carro ed i cavalli presso l’ultimo paesino incontrato prima della deviazione, in modo da fare il minor numero possibile di km a piedi ed al contempo trovare un riparo per i beni che non possiamo trasportare (cavalli, carro).
Viaggiamo senza intoppi fino alla sera, quando ci fermiamo nei pressi di una fattoria. Il fattore ci chiede 150 drog per dormire nella stalla. La cifra non è delle più oneste, ma accettiamo.
Durante il turno di guardia di Gunther quattro loschi figuri tentano di penetrare nella stalla. Nonostante siano stati messi in guardia dallo studioso i facinorosi tentano di fare i gradassi, ma sono messi subito messi in riga dal resto della compagnia, che nel frattempo è stata svegliata da Gunther. Uno dei gaglioffi riesce a darsela a gambe, gli altri restano a terra privi di sensi. Il baccano sveglia il fattore, che ringrazia la compagnia per aver catturato i quattro briganti che infastidiscono gli abitanti della zona da tempo. Degli oggetti sequestrati ai ladri si fa cassa comune.
Pendici dell’altopiano di Tarsir, 10 Tehner di stagione crescente (27 maggio)
Facciamo tappa in una fattoria dove lasciamo il carro con i cavalli. Ci vengono chiesti 800 drog, che coprono una settimana di spese. Il fattore acconsente a tenere la nostra roba per massimo un mese; al ritorno pagheremo l'eventuale differenza. Se invece non torniamo (o se non paghiamo la differenza) si terrà le bestie ed il carro.Il fattore ci regala inoltre un mulo, a sua detta talmente testardo da essere inutile. L’animale è in effetti molto difficile da gestire, ma nelle sue bisacce rinveniamo un amuleto. Reca l’incisione di una stella a cinque punte tracciata all’interno di uno scudo e l’iscrizione “Sempre pronti” in csandt, la lingua degli whirn. Saji riconosce il simbolo nobiliare e sa che appartiene ad un’antica famiglia nobile ormai estinta e semi-dimenticata. Decidiamo di analizzare il medaglione in un secondo momento, o eventualmente venderlo per sopperire alle spese sostenute.
Viaggiamo fino alle pendici dell’altopiano, dove decidiamo di accamparci. Rischiamo seriamente di far scoppiare un incendio per sfortuna ed incompetenza, ma a parte questo la notte passa tranquilla.
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