giovedì 5 dicembre 2019

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #14


In quel tempo, Diogenes otteneva a Lisalania grande riscontro nelle sue orazioni. Il popolo lo ascoltava e spesso metteva in pratica le idee che il Maestro proponeva. Veniva salutato da tutti, apprezzato da molti, ossequiato dai più. Molti nel popolo lo vedevano come un leader, anche se egli schivava la definizione e le responsabilità che potevano derivare da quella parola.

Una sera però, un nobile del luogo gli si avvicinò, mentre era ai Cinque Coltelli. Il nobile aveva conosciuto i genitori del Maestro, ed insisteva che egli avrebbe dovuto seguire le loro orme ed essere un faro per il popolo che avrebbe voluto tornare a prima dell’invasione Auran. Secondo il nobile, Diogenes avrebbe dovuto assumersi le sue responsabilità, abbandonare le frivolezze con cui si dilettava e iniziare a comandare il popolo, guidandolo verso un nuovo rinascimento.

Il nobile parlò a lungo e Diogenes lo ascoltò con attenzione tra un boccale di birra e l’altro; quando gli venne chiesto perché non volesse comandare e quale fosse la sua aspirazione, il Maestro sorrise e mentre si alzava per allontanarsi disse: “Quando ho più idee degli altri, dono agli altri queste idee, se le accettano; questo è comandare”

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