giovedì 26 dicembre 2019

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #16


In quel tempo, Diogenes amava scendere in quella parte del fiume ove le donne si recavano per lavare i vestiti. Quell’estate era infatti particolarmente calda, e gli schizzi d’acqua, nonché la brezza che c’era in quel luogo, ristoravano il Maestro dalla calura. Diogenes, inoltre, trovava piacevole la compagnia delle lavandaie della città, di cui apprezzava il buonumore, la vitalità e l’inguaribile ottimismo.

Un giorno, mentre il Maestro era seduto sulla riva del fiume a godersi la fresca brezza, un nobile della città scese con fare deciso ed arrabbiato al fiume. Le lavandaie fecero silenzio, intimorite dalla presenza del nobile, il quale iniziò un lungo soliloquio per criticare Diogenes e il fatto che un membro di una importante famiglia di Lisalania passasse il suo tempo ad intrattenersi con delle donne mentre sbrigavano faccende di basso livello. Diogenes ascoltò distrattamente la requisitoria del nobile ed alla fine, senza togliere i piedi nudi dall’acqua, rispose: “Vi ringrazio, mio Signore, per i vostri appunti. Si sente che avete una mente aperta; tanto che ne sento gli spifferi sin quaggiù, nonostante la calura.”

Il nobile allora non ebbe altra scelta se non andarsene, tra le risatine delle lavandaie.

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