giovedì 19 dicembre 2019
ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #15
In quel tempo, Diogenes aveva deciso di dare alle sue orazioni un nuovo impulso. Avendo infatti notato che il pubblico faceva fatica a seguire i concetti di filosofia più alti che Egli proponeva, e di conseguenza disertava i suoi spettacoli, per rendere comprensibili a tutti le sue idee, le ammantava di grande ironia e autoironia, facendo largo uso di esempi tratti dalla vita quotidiana.
Il risultato fu positivo, e il Maestro consolidò un vasto pubblico, ricettivo ad accogliere le idee che proponeva. Così facendo, d’altra parte, si attirò l’ostilità di qualche intellettuale e nobiluomo che invece apprezzava il suo precedente stile oratorio.
Uno di questi intellettuali, durante uno spettacolo, apostrofò così Diogenes, che aveva appena fatto una battuta sulla morte: “Un uomo saggio sa che la morte è cosa tetra, e affronterebbe l’argomento con tutta la serietà che richiede.” Diogenes gli rispose sorridendo: “Io ritengo che la serietà sia apprezzabile soltanto nei fanciulli; negli uomini saggi è il riflesso della rinuncia a una vita di gioia.” L’intellettuale se ne andò contrariato, mentre il pubblico applaudiva il Maestro per la battuta ben riuscita.
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