Verso Coppetti, mezzogiorno del del 4° Nehener crescente (13 aprile)
La creatura passa agilmente fra gli altri alberi e accorcia in un attimo le distanze, Yanagi con un poderoso colpo a mani nude stacca un grosso pezzo di corteccia e Rayanna con un potere fa un attacco di calore e il suo corpo comincia a fumare emettendo un suono come di legno secco che si spezza. Con uno scatto Myristica strappa la torcia accesa da Ted e prova a dar fuoco al mostro, si incendiano debolmente solo i vapori che fuoriescono dal corpo legnoso e Piotr con un lampo di genio ma con le lacrime agli occhi lancia una delle sue bottiglie di grappa viola nella speranza che il fuoco avvampi sulla creatura ma la mira non è delle migliori e la bottiglia si rompe cadendo sul terreno a poca distanza.L’albero corrotto fa in tempo ad inghiottire il maestro prima di cadere sotto gli attacchi del resto del gruppo. Tratto in salvo il maestro dalle fauci del mostro viene spento il fuoco per evitare di espandere l’incendio al resto della foresta e dalle creature si estraggono i due “cuori” con i quali si potrà costruire qualcosa (non è chiaro cosa esattamente) quindi ottima merce da rivendere. Yanagi trova anche una utile ghiandola piena di acido e sull’onda del suo successo Piotr imitandolo sulla seconda carcassa ha meno fortuna perché questa ghiandola esplode provocandogli non pochi danni.
Miniera abbandonata, primo pomeriggio del del 4° Nehener crescente (13 aprile)
A mezz’ora di distanza dallo scontro le tracce finiscono in una apertura regolare a ridosso di una parete rocciosa che si rivela essere una miniera abbandonata. Nelle prime stanze abbastanza spoglie si trovano resti di giacigli e attrezzi arrugginiti. Poi una robusta porta chiusa a chiave sbarra il passo all’accesso di una terza stanza ormai da lungo tempo. Si incontrano sulla destra dei pozzi profondi circa 9 metri di cui uno con un simbolo rimasto indecifrato (c’è chi pensa ad allagamenti e chi a vene esaurite) e oltre i pozzi corridoi irraggiungibili. Oltre la parte iniziale della miniera una stanza dove si sente scorrere acqua e un altro congegno attira-sanguisughe e ben sei esemplari appesi al basso soffitto che lo attorniano. Piotr, fino a quel momento in testa al gruppo, indietreggia silenziosamente su richiesta di Diogenes che vorrebbe affrontare il combattimento con un buon piano. Dopo lunga discussione e trovata la strategia adatta Yanagi silenziosamente si avvicina per lanciare una crypto-ragnatela e imprigionare i sei esemplari ma di loro non c’è più nemmeno l’ombra... Si saranno staccati dal soffitto per fare un agguato oppure il congegno come quello della prima volta ha stretto nella sua invisibile morsa le menti dei componenti del gruppo con un allucinazione?
Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) Zephyri
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