giovedì 19 settembre 2019

ESTRATTO DA “IL SAPERE NUOVO - TUTTO SU DIOGENES” #9


In quel tempo, Diogenes si trovava a Nuova Selota, per poter diffondere le sue lezioni al di fuori degli stretti confini di Lisalania. La mattina precedente la sua lezione, Diogenes s’imbattè in una botteguccia con la vetrina coperta da una tenda e un cartello che diceva: «Fatevi leggere la fortuna sulle mani e sulle carte. 10 Drog». Entrò, un po' imbarazzato, e si trovò di fronte a una donna rubiconda sulla quarantina che uscì da una stanza interna masticando un boccone del pasto interrotto. Con aria noncurante gli indicò un tavolino addossato al muro opposto alla vetrina, e senza guardarlo disse: «Prego, si accomodi». Poi sedette davanti a lui. I suoi modi erano bruschi. «Mescoli queste carte e tagli il mazzo tre volte, poi metta le mani sul tavolo col palmo in alto, per favore.» Voltò le carte e le sparse sul tavolo, le studiò, poi guardò le mani del Maestro. «Lei sta pensando a un lungo viaggio, il che significa che presto lascerà Nuova Selota. Ma vi tornerà fra breve per dedicarsi a un'altra attività... diversa da quella che fa ora.» Qui la donna esitò e parve confondersi. «Be', è quasi la stessa, però è diversa. Vedo un enorme successo coronare questa nuova iniziativa; lei ha davanti a sé una fortuna straordinaria, ma non so dirle quale sia.» Per la prima volta alzò lo sguardo su Diogenes, poi gli prese la mano. «Oh sì, ecco tre matrimoni: i primi due non riusciranno, ma lei giungerà alla fine dei suoi giorni felicemente ammogliato e con tre figli.» (Qui il Maestro iniziò a ridere) Poi tornò alla mano. «Sì, farà una fortuna eccezionale, è una mano da soldi la sua.» Scrutando un divertito Diogenes in viso, disse: «Morirà di broncopolmonite all'età di ottantadue anni. 10 Drog, prego. Ha qualche domanda da fare?»

A quel punto Diogenes non trattenne più le risate: «No, mi pare che basti. Io volevo solo sapere di un’osteria decente qui nella Capitale!!»

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