Coppetti, sera del 4° tehner crescente (15 aprile)
Piotr diventa una barriera vivente, “a dispetto dell’aspetto” è un guerriero molto abile, sgambetta qua e là con le sue gambette tozze e nessuno riesce ad aggirare i colpi di piatto della sua enorme ascia.Con un potere Rayanna velocizza il maestro che rimanda nelle retrovie a schiaffi un paio di villici mentre si accende la pipa senza che se ne rendano nemmeno conto e persino Diogenes si rivela utile scaraventandone via altri con un potere fino a quel momento sconosciuto ai suoi compagni.
Diogenes cerca di convincere invano gli aggressori ad andarsene con le sue arti oratorie, c’è da dire che villici si rivelano inoffensivi per un gruppo di combattenti esperti, purtroppo anche tentando di trattenere i colpi per non uccidere, per poco il morto non ci scappa. Il solito arco voltaico ne stende la metà e una piattonata di ascia del westan riduce in fin di vita un malcapitato, oltre a rompergli la mascella.
Combattimento finito, il ferito grave viene stabilizzato da Diogenes che si ricorda di aver assistito a qualche lezione di anatomia in passato fra un boccale di birra ed un bicchiere di vino. Le sue arti mediche devono ricevere un pagamento, allora aiutato da Rayanna, ma contestato dal resto del gruppo, fruga nelle tasche dei 4 feriti derubandoli.
Dopo una discussione sull’opportunità di lasciare dei moribondi per strada Piotr si impunta e sveglia i meno gravi per far portar via gli altri dalla strada. Non riceverà ringraziamenti per il suo gesto anzi alla domanda sul motivo dell’attacco risponderanno “non ce l’hai uno specchio a casa?”
Coppetti, mattino del 4° enhor crescente (16 aprile)
Passa la notte e al mattino la vedova Salva introduce il gruppo al borgomastro Bastante Aldogiovannini. (Pro memoria per Diogenes: per fare buona impressione, all’affermazione siete la metà di mille non si risponde “no siamo la metà di 16”). Nessuna informazione purtroppo su Temestocle però si scopre che ci sono state altre 25 sparizioni, per lo più di cacciatori nel bosco ad est della strada per Lisalania. Forse verrà fatta una colletta fra le famiglie se si risolverà il problema.Il sindaco stesso accompagna gli avventurieri dalla famiglia di Ricciardo Castagnari. La madre dell’emporista li accoglie nella casetta in centro proprio sopra l’emporio ed è felice di aver avuto notizie del ritrovamento di “Ricciardino”. Racconta una strana storia di streghe che sarebbero responsabili della sparizione del cognato di sòra Adrialuna recatosi nel “boschetto di là, qua sotto insomma“ dove c'è un tempio non più utilizzato (perché gli auran non vogliono che si adorino i vecchi dei). L’anziana rimane colpita positivamente tanto da regalare a tutti una lanterna.
Dopo breve consultazione si sceglie di dare la caccia ai 5000 drog di ricompensa per la restituzione dei resti di Bebo, il bosco a sud le streghe e le sparizioni, non prevedendo ricompensa passeranno in secondo piano.
Alla miniera Sartori non si vedono nuove tracce, sembra un lavoretto facile, alchè, entrati nella stanza degli insetti necrofori, Piotr dopo un paio di passi sprofonda nel terreno che improvvisamente cede sotto di lui e si incastra. Mentre gli insetti tentano di mangiargli i piedi i compagni gli gettano una corda ed in qualche modo a forza di braccia si tira fuori dalla trappola. Ancora più infuriato di quando era entrato inizia a colpire il terreno con la sua ascia urlando parole nella sua lingua che inequivocabilmente appaiono offese terribili. A causa di tutta quella confusione 6 bestie spuntano dal terreno e comincia un combattimento all’ultimo sangue.
Gli insetti sono molto robusti, il carapace è molto più duro del legno e forse potrà essere rivenduto, pensa il maestro. Lo scontro è molto duro, Diogenes viene colpito al deretano, Yanagi e Hisui sono feriti gravemente. Piotr dopo averne tagliato un esemplare in due parti con un colpo di ascia ben assestato perde la sua arma e a pugni cerca di aprirsi un varco per riprenderla. Tale è la sua furia che anche quando Diogenes raccoglie da terra e gli porge la sua amata ascia se ne infischia e a mani nude schiaccia l’ultimo mostro che esplode in un getto di liquido giallo. Imbrattato dell’icore della bestia, il westan sente la pelle bruciare sempre più intensamente...
Fine sedicesima puntata.
Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) Bob Nolin
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