Miniera abbandonata, 4° enhor crescente (16 aprile)
Il liquido interno dei necrofori si rivela un acido potente, dopo un primo momento di soddisfazione per la tamarrata che ha compiuto, Piotr è costretto a rotolarsi nel fango per pulirsi... ma la pelle si arrossa quasi come carne viva.Ricomposto fa per avanzare e inciampa su qualcosa che spunta dal terreno, una maschera di legno che in un primo momento sembra una semplice maschera di scena ma delle incisioni sul retro rivelano essere un potente cripto in grado di replicare il viso sul quale appoggia.
L’acqua delle piattaforme si è un po’ abbassata e prima di continuare si decide di farne entrare altra per regolare il livello lasciando sempre all’asciutto il terzo pozzo. Si recuperano i resti avvolgendoli in una coperta. Arrivati al terzo buco finalmente ispezioniamo il pozzo. In un primo momento Yanagi viene calato poi [dopo che gli è stato chiesto di “strisciare” nell’apertura, termine che il maestro ritiene molto offensivo, N.d.GM] si rifiuta di calarsi nell’apertura laterale che dovrebbe essere lo scolo dei pozzi, si arrabbia ed esce a fumare la sua pipa. Piotr se la prende con Galaele perché la sua abilità di scalatore e minatore viene messa in discussione [sì ma da Myristica, N.d.GM] e serve l’intercessione di Diogenes per convincerlo a lavorare in gruppo. Si mettono in sicurezza i resti, con dei picchetti viene assicurata una fune e Myristica si infila nello scarico che si rivela essere una stanza con una cassapanca chiusa da lucchetti arrugginiti. Una volta aperta si scopre essere piena di pietre, minerali, essendo una miniera e a giudicare dalla fatica fatta per celarli devono valere parecchio.
Scossa di terremoto e parte della seconda colonna crolla [si crea una spaccatura tra il secondo ed il terzo pozzo, N.d.GM], l’acqua inizia a scendere nel terzo pozzo, Myristica si accaparra più pietre possibili e usa un [crypto di] teletrasporto per uscire in sicurezza. Diogenes e Piotr la attendono fino all’ultimo in prossimità dell’apertura dalla quale esce un mostro fatto di acqua.
Diogenes fugge dopo il primo attacco del mostro mentre il westan no… non può fuggire, non prima dei aver almeno saggiato la forza dell’avversario. Il colpo che gli sferra sapientemente gli abbassa le difese ma la sua ascia sembra passare senza danni nell’acqua di cui è composto. I compagni rimasti fuori tornano dentro per vedere se gli altri hanno bisogno di aiuto, visto che il terremoto potrebbe aver scatenato altri crolli e la scena che vedono è imbarazzante... Piotr stava decidendo se eseguire una ritirata tattica, essendo rimasto solo o attaccare a testa bassa nonostante il poco danno inferto, quando il suo “difetto” ha il sopravvento per la prima volta dopo l’episodio della grappa versata e... comincia a prendersela con un cartello incurante degli attacchi del mostro che ad un certo punto coi suoi tentacoli gli avvolge la testa cercando di soffocarlo.
Mentre i compagni fanno poco o niente danno, Diogenes ha la bella idea con un potere di scagliare il cartello addosso al mostro nella speranza che Piotr se la prenda con lui e infatti con un balzo finisce 8 metri più sotto nel fondo del pozzo ma almeno si ridesta dalla possessione e si libera dalla morsa dei tentacoli. Piotr da sotto con una poderosa asciata e il maestro di kung fu con calci volanti abbattono la creatura che si liquefà letteralmente.
Ammaccati i componenti del gruppo escono dalla miniera mettendo in sicurezza i resti, non appena Piotr vede le pietre recuperate da Myristica fa un sobbalzo e...
Fine diciassettesima puntata.
Resoconto a cura di Piotr
Immagine (c) Phill Simmer
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