lunedì 11 maggio 2020

[RdL] Mai dividere il gruppo

Quintilia Sforzati, impicciona di Crestadorata (Jenna Aeldervenk BY MiguelRegodon for Paizo publishing)
Lisalania, sera del 6° sener crescente (26 aprile)

Si attende il ritorno di Piotr per condurre una discussione sul da farsi. Piotr arriva barcollando per i postumi da anestesia con il volto coperto dal cappuccio. Dopo esserselo abbassato allunga le vistose antenne del dispositivo innestato nella metà destra del volto. Piotr appare più scontroso del solito sarà forse per via dell’anestesia e inoltre le sue osservazioni sul piano paiono spesso fuori luogo. Certo è che il nuovo volto non lo aiuta a sembrare più carismatico e già non è un campione di affabilità.
Il piano pare fallato ancor prima della sua definizione. Troppe incognite. Piotr mette subito in chiaro che buttarsi allo sbaraglio per salvare il Toro potrebbe pregiudicare la possibilità di trarre in salvo Galaele anche se forse è un po’ troppo disfattista, per lui il salvataggio del Toro li renderà dei fuggitivi e lui vorrebbe seguire il generale per unirsi all’esercito di liberazione llud. Visto che le visioni di Rayanna lo danno per morto vuole decidere come morire e vuole salvare Galaele. Diogenes aiuterebbe il gruppo dall’esterno magari creando disordini con una orazione pubblica, perché aiutare la resistenza non è una sua priorità e gradirebbe anche lui pensare a Galaele. Fioravante pensa di nascondere un grimaldello la dove non batte il sole e Rayanna pensa di poter aprire un tunnel spazio temporale per far uscire il gruppo dalla prigione. Potere che solo una volta ultimamente ha tentato di fare senza riuscirci e il fatto che non sia ancora riuscita a dimostrare le sue capacità preoccupa un po’ tutti. Il maestro propone di convincere i tengu a piombare dall’alto sul castello mentre Myristica, la più interessata a far smuovere la situazione arriva a suggerire che le loro strade possano dividersi.
Dopo aver sistematicamente e vicendevolmente bocciato le idee di tutti si conviene di dividersi in due gruppi per raccogliere maggiori informazioni. Myristica e Fioravante rimarranno in città per scoprire qualcosa di più sul castello mentre I due maestri e Piotr si recheranno a Crestadorata sulla pista dei componenti acquistati dalla corporativa.

Lisalania, mattino del 6° nehener crescente (27 aprile)

Prima di partire Diogenes chiede informazioni al suo entourage, Marshall conosce un garzone che lavora a palazzo che verrà invitato nel pomeriggio a conferire col filosofo. 
Poi si mettono in cammino alla volta di Crestadorata con l’intento di ritornare entro il pomeriggio.

Fioravante si reca dal padre per vedere cosa può dirgli del castello, lo accoglie il fastidioso Gabriele Sprimacciati che, ai suoi occhi, diventa ancora più odiato per alcuni suoi commenti filogovernativi. Il padre sta parlando con un cliente auran molto facoltoso e quando se ne va conferisce col figlio. Ha venduto uno degli oggetti falsi ma ad un prezzo minore di quello pattuito; se l’ORIO non sarà contento del suo operato potrebbero esserci conseguenze e Fioravante si ripropone di essere presente al prossimo incontro con questi soggetti pericolosi sperando di non essere chiuso nelle prigioni del castello per la missione di salvataggio proprio in quel momento. Il padre senza troppe domande gli rivela ciò che sa e si rivela essere molto utile. In passato fu chiamato a valutare dei pezzi da collezione al piano superiore della sezione centrale da cui si godeva di un'ottima vista del giardino, aveva lasciato il carro alle stalle ed era entrato dall’ala est. Una volta aveva visto una carrozza prigione con qualcuno a bordo in prossimità della struttura dove fanno manutenzione ai giganti nel lato ovest.

Myristica raggiunge l’insegna grigia senza problemi, un avventore è al bancone e sta parlando con Severio il quale taglia corto e si avvicina alla arbrone per un breve scambio di battute. Severio che nella guerra era un esperto combattente distruttore di giganti suggerisce che la nave volante per come gira sopra la città serve agli auran per mettere paura alla popolazione e probabilmente non per trasporto, non sembra sapere di alcun piano della resistenza o forse non è il posto più sicuro per fare certi discorsi. Dublana in cucina si dimostra veramente molto utile, conosce qualcuno che è stato prigioniero nel castello e può procurare informazioni ma si incontrerà con lui non prima del pomeriggio. Sulla questione omicidi, secondo Dublana, deve esserci una organizzazione dietro e non può essere una persona sola a maggior ragione ora che è stata colpita la Asteracei. Myristica le conferma che sicuramente il primo omicidio è stato compiuto da altri, senza però scendere nei dettagli, e poi comunica i sospetti sulla figlia del barbiere suscitando l'ilarità di Dublana: "Una bambina non può essere stata!"

Crestadorata, metà mattino del 6° nehener crescente (27 aprile)

La scampagnata verso Crestadorata dura un’oretta e mezzo. Grazie alle indicazioni dei passanti si raggiunge la casa in questione che si trova oltre le mura est nella zona dell’abitazione concessa per il pernotto del gruppo da don Bennio un paio di giorni prima.
Bussando più volte alla porta non si ottiene risposta ma dall’altro lato della strada una scontrosa vecchina dopo l’arte oratoria di Diogenes e la promessa di un autografo fornisce alcune informazioni. La casa è disabitata da sempre però ogni tanto qualcuno viene a consegnare dei pacchi che lascia sulla soglia e il mattino dopo non ci sono più. Inoltre, a volte e sempre di notte, passa un vecchio che non è del posto e che lei non conosce.
I tre decidono di cercare una entrata sul retro. Passando per un vicolo sporco che da su un cortile di diversi palazzi si arriva in effetti ad una porta. Quando Piotr cerca di sfondarla  senza dare troppo nell’occhio ci si accorge che era aperta e si spalanca cigolando.
La casa è suddivisa su due piani è molto sporca e spoglia ed è chiaro che non ci abiti nessuno da tempo. Vicino all’ingresso principale, dove presumibilmente saranno stati portati i pacchi di materiale psicoscientifico, ci sono segni di spostamento di oggetti e di passi. In un angolo buio viene rinvenuta dal westan una piccola scatola con un dispositivo tecnologico che a detta di Diogenes serve ad attivare altri congegni e reputandolo molto utile se ne appropria cedendo un altro che gli era di troppo al maestro. Piotr che ne è lo scopritore rinuncia ad avanzare pretese pur essendo privo di cripto; non saprebbe cosa farsene di un interruttore, così come di qualunque altra cosa che non possa calare pesantemente sulla testa del nemico. La domanda sorge spontanea di chi è realmente quell’abitazione? Piotr insinua che potrebbe essere di padron Bennio e sarebbe utile andare a farci due chiacchiere tanto più che lui stesso avesse convocato il gruppo per degli affari. Diogenes vuole aspettare di ricomporre il gruppo prima di correre il rischio di incontrarlo. 
Piotr allora suggerisce di andare dalla guardia cittadina per trovare una sistemazione ad Esterina. Si sta ancora decidendo se si ha sufficiente tempo per svolgere questa commissione e ritornare in tempo per ricevere l’informatore che si sente bussare con decisione alla porta: “USCITE! Sappiamo che ci siete!”

Fine quarantaquattresima puntata.

Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Miguel Regodón Harkness for Paizo Publishing

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