Lisalania, mezzogiorno del 7° tahner crescente (2 maggio)
Mentre il dubbio di una probabile disfatta si insinua nelle menti dei compagni, Piotr appare come galvanizzato e sprona le guardie della sacerdotessa urlando parole rabbiose e corre verso l’epilogo dello scontro. "A MOOOOORTEEEE!!! Soldati avanti! Non temete l’oscurità. Per Hessefa!!!" E porta il suo colpo. La creatura assorbe comunque parte del danno nonostante la corazza sia incrinata, inoltre rigenera immediatamente parte dei danni. Una delle guardie si tiene il petto ferita, mentre l’altra la protegge.
Rayanna si mette a riflettere sull’origine della creatura paragonandola alle sanguisughe di Bugat, ma il paragone si ferma là. E’ la materializzazione fisica di un anomalia che normalmente è nella dimensione spirituale. Con i suoi poteri riesce a capire che è una creatura molto potente (livello 7) e che nella zona precisa dove si trova la creatura c’è come un vuoto spirituale.
Due giganti meccanici spuntano da dietro le pareti del forte e avanzano verso il campo di battaglia.
Fioravante raccoglie arco e frecce da un caduto, mentre il Maestro affianca Piotr colpendo con un pugno con una forza sovrumana. La creatura viene scagliata a terra facendo tremare il terreno, come fosse stata colpita da un meteorite. L'onda d'urto sbalza Diogenes indietro di tre metri e va a sfondare una delle tende del campo di prigionia. Mentre la creatura cade a terra nelle figure geometriche che formano il corpo si percepisce stupore. Da un'ennesimo orifizio viene sputato qualcosa grande come un cocomero che colpisce uno dei giganti... Un’altra letale freccia di Myristica va a segno. Il corpo della creatura scurisce fino a diventare nero ed inizia ad agitare freneticamente i tentacoli perdendo interesse nei confronti degli avversari. Diogenes solleva e scaraventa svariate tonnellate di terreno, che come un onda si infrangono contro la creatura rischiando di seppellire anche Yanagi e Piotr. Il westan non si aspettava la frana e non fa in tempo a spostarsi, ritrovandosi parzialmente travolto. Yanagi invece saltando sulle rocce in direzione della cascata la scala ad una velocità maggiore di quanto questa si stia abbattendo su di lui. Si inizia a percepire una strana vibrazione provenire dal terreno. Piotr si infuria e tiene la posizione, Diogenes si teletrasporta in cerca di Ted, Fioravante si apposta tenendo la creatura sotto tiro ed il maestro si riunisce alla sua discepola mentre i giganti avanzano.
Le vibrazioni diventano un rombo, Piotr trancia un tentacolo che quando cade a terra continua ad agitarsi nello stesso modo di prima... Rayanna colpisce un altro tentacolo con un potere che lo fa diventare incandescente. Diogenes trova Ted in mezzo alle macerie. E' ferito gravemente ed ha diverse lesioni da schiacciamento, oltre ad essere intrappolato per una gamba sotto ad un enorme masso che il filosofo non riesce a spostare nemmeno con un suo potere. In lontananza si sentono grida di furore, parzialmente attutite dalle mura del palazzo.
Da sotto la montagna di terriccio il rombo diventa un piccolo terremoto, nel frattempo i due giganti stanno combattendo tra di loro. Uno dei due è stato colpito dal proietto "sputato" dalla creatura, ed ora è parzialmente coperto da una sorta di melma nera. Il gigante "infetto" sconfigge l'avversario buttandolo a terra di schiena. Il gigante caduto inizia ad agitarsi nel tentativo di rialzarsi con gli stessi successi di una tartaruga caduta sul dorso.
Piotr trancia un secondo tentacolo, ed anche questo continua ad agitarsi... brutto segno.
Myristica colpisce il blocco di "pece" appiccicato al gigante che avanza. La freccia colpisce con talmente tanto vigore che esplode scalzando via parte di questa sostanza dall’armatura con un effetto molto scenico.
In una frazione di secondo la creatura prima sparisce, facendo crollare tutto il terriccio che le era sopra nel vuoto generato, poi esplode in una deflagrazione che investe tutto il gruppo.
Il gigante continua a dirigersi verso il cratere non è chiaro a quale scopo. Forse la sostanza eiettata dal mostro ne ha preso il controllo?
Miristica lancia un’altra freccia, stavolta incendiaria, alla sostanza misteriosa. Il tiro è quasi perfetto e un’altra parte di questa poltiglia viene staccata. Inoltre il braccio sinistro del gigante cade ciondoloni sul suo fianco. La piastra pettorale colpita due volte sembra incrinata.
Diogenes tocca Ted e si teletrasporta nell’atrio della Corporazione per affidarlo alle cure di Nollo Tarcone.
Fioravante mira alla piastra incrinata facendo poco danno.
Il gigante cala la mazza su Piotr con un colpo terribile che tuttavia il westan riesce a schivare, il pilota sembra impaurito e grida qualcosa reso incomprensibile dalla confusione. Piotr lo colpisce in un punto preciso e la piastra di copertura della gamba si indebolisce. Sotto la piastra ci sono dei meccanismi che non possono sanguinare... Yanagi carica furiosamente e colpisce dietro al ginocchio del gigante, staccandolo e facendolo volare lontano. Il gigante per un momento rimane fermo poi si inclina di lato e finisce a terra sul braccio destro immobilizzandolo. In lontananza dal fronte del palazzo si sentono sempre più forti le urla di battaglia.
Diogenes saluta Ted per l'ultima volta e si teletrasporta nuovamente sul campo di battaglia.
Piotr crea una fessura nella corazza a colpi di spada. Dall'interno si sentono sempre più distintamente le urla del pilota, che con accento auran implorano pietà e di farlo uscire. La melma nera sembrerebbe inerme, e Piotr scoperchia il gigante a forza di muscoli strappando una piastra e gettandola via urlante.
L'espressione del volto del pilota non corrisponde alle sue azioni e salta addosso a Piotr a mani nude gridando “aiutami ti prego!” Sembra infettato da questa melma. Anche tramortendolo il corpo continua ad attaccare per cui viene rapidamente immobilizzato e legato.
Piotr dà fuoco ai residui di melma mentre gli altri ispezionano il cratere per accertarsi di aver distrutto completamente la creatura.
Un'enorme folla di prigionieri e cittadini stanno combattendo contro le guardie ed i soldati.
Diogenes si accorge dei suoi seguaci raggruppati nella folla e la folla ora si accorge di lui... tutti iniziano ad inneggiare al loro “salvatore”. L’ingresso viene sfondato, tuttavia un rombo proviene da dentro il palazzo e i ribelli fuggono strabuzzando gli occhi per il terrore. Intuendo quello che sta succedendo, Diogenes utilizza un potere per far crollare parte delle mura sul mastodonte del nomarca, bloccandone la fuga. Il gruppo si ricongiunge mentre la folla scavalca le macerie per assaltare il castello.
"Lisalania è libera!", esulta qualcuno, "Lisalania è libera!" è il grido di vittoria che si diffonde rapidamente per la città.
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