lunedì 14 dicembre 2020

[RdL] Fuggite, sciocchi!

Machina Arcana - Spawn of Azathoth by Jakub Bazyluk

Fattoria dei Listazzone, sera del 7° ahner crescente (1 maggio)

All’esterno non sembrano esserci movimenti. Il cadavere di Frederigo viene spostato al piano terra e ci si appresta a ispezionare il perimetro per renderlo sicuro e identificare il luogo adatto per sbarazzarsi del corpo. Ci sono tracce di passaggio umane, probabilmente zombie. Una vanga creata dalla magia di Rayanna viene utilizzata da Piotr per fare una buca adatta e il corpo viene prima deturpato (per renderlo irriconoscibile nel caso venga trovato), poi privato della testa e infine seppellito.

Fattoria dei Listazzone, mattino del 7° tahner crescente (2 maggio)

La notte passa fin troppo tranquilla e nella mattinata successiva Diogenes si teletrasporta nello studio di madama Leonilda per recuperare la sacerdotessa. E’ giunto il momento. Hessefa e le sue guardie sono trasportati alla fattoria. Viene scelto l’esterno della fattoria per eseguire il rituale e tutti aiutano a tracciare simboli sul terreno. Quando l’energia dell’anomalia diventerà fisica bisognerà distruggerla. Myristica sale su un albero e Galaele sul tetto, entrambi armati di arco. Piotr e le guardie della sacerdotessa rimangono in mezzo all’aia pronti a difendere Hessefa e gli altri un po’ a distanza in cerchio. La Fiera affidata a Piotr viene attivata ma si scalda in modo anomalo... Hessefa spezza il sigillo ed inizia il rituale. Le lettere si staccano dalla pergamena e iniziano a ruotarle intorno fino ad avvilupparla in un bozzolo che prende le fattezze di un uomo molto grande e luminoso che ispira un senso di soggezione. L’uomo si gira verso nord-ovest ed emette un grido fatto di luce verso il cielo molto lontano. Il raggio consuma quest’uomo fino a che si trasforma nell’urlo di Hessefa che rimane a mezz’aria tremante e poi ricade al suolo. Piotr presta i primi soccorsi, il corpo è freddo cadaverico ma lei apre gli occhi anche se non riesce a mettere a fuoco. Indica la tasca dove Piotr trova una lettera e pronuncia le sue ultime parole: “Ditele che l’amo” ed infine esala l’ultimo respiro. Il cielo sta diventando plumbeo e in lontananza si sentono dei tuoni, una tempesta in arrivo. Le nubi si addensano nella parte ovest di Lisalania.

Con la velocità di Rayanna tutti viaggiano verso l’occhio del ciclone, guardie comprese che vogliono affrontare questa cosa come avrebbe voluto la loro sacerdotessa.

Lisalania, mezzogiorno del 7° tahner crescente (2 maggio)

Risalendo il fiume viene trovata una imbarcazione parzialmente nascosta che sarà usata per attraversarlo e quindi raggiungere la cittadella da sud. Le nubi stanno vorticando più o meno sopra la cittadella stessa, ancora il temporale non si è trasformato in tromba d’aria, è molto buio nonostante sia mattina. Diogenes si teletrasporta prima di tutti dall’altra parte (non c’è più l’effetto fionda) in attesa dei due giri di battello che servono agli altri per superare le acque. Sbucando dal bosco nel retro della cittadella si osserva una sorta di palizzata a lato della cittadella, probabilmente il campo di prigionia di cui hanno sentito parlare. I fulmini in cielo delineano una sorta di figura gigantesca. Qualcosa esce dalle nuvole, dei tentacoli che si allungano sul campo di prigionia e si ritraggono trascinando verso l’alto esseri umani. Piotr consegna la lettera a Diogenes e comincia a correre verso il campo seguito dagli altri.

Diogenes con i suoi poteri abbatte una porzione di palizzata abbattendo una torretta e le guardie che in cima ad essa stavano tirando con l’arco verso il mostro. Un tentacolo afferra una delle guardie prima che tocchi terra e lo trascina, urlante, verso l'alto. Gli sfortunati che vengono afferrati sembra che vengano “assorbiti” dalla superficie del mostro.

In una delle sue facce della creatura si apre un orifizio da cui esce un raggio di energia centrato su Piotr ed il maestro. Piotr si ripara dietro lo scudo ma Yanagi viene completamente investito dal raggio. Piotr carica, avvicinandosi ci si sente stranamente più leggeri e porta il solito colpo per abbassare le difese colpendolo in uno degli spigoli del corpo poligonale... istantaneamente è come se si incrinasse tutta la superficie. Diogenes e Fioravante vengono colpiti dai tentacoli dai quali escono tentacoli più piccoli urticanti e molto dolorosi. Da un nuovo orifizio un altro raggio infuocato colpisce Myristica. La vicinanza con i tentacoli crea una forte irritazione che rende la battaglia più difficile, tranne al coriaceo Piotr che con un colpo poderoso della Fiera trancia uno dei tentacoli facendone fuoriuscire dell'icore viola. Yanagi lo colpisce riuscendo a superare la naturale coriacietà del mostro. Myristica si posiziona su di una torretta libera, Fioravante si nasconde dietro una tenda (scoprirà che a nulla vale nascondersi dalla creatura), mentre Diogenes, resosi conto di essere incapace di danneggiare il mostro, si teletrasporta indietro, accanto ad uno dei prigionieri a terra.

Piotr che lo ha colpito più pesantemente di tutti si accorge di un particolare fastidioso: la creatura rigenera. Yanagi fa una finta e Fioravante fugge dal campo di battaglia mentre dall’alto della torretta una micidiale freccia Arbrone viene scagliata e colpisce il bersaglio. La creatura inizia a mostrare i primi segni di accusare i danni. Diogenes che si tiene a distanza cerca di svegliare il prigioniero svenuto aiutandolo poi a fuggire.

La creatura viene colpita in pieno da una specie di palo che la infilza. Da molto lontano alle spalle del gruppo la voce di Ted grida un “fuggite!” Ted dall’alto delle mura del castello ha azionato una ballista e colpito il bersaglio, attirando l'attenzione della creatura che ignorando tutto e tutti si dirige verso quella direzione. Dal corpo del mostro viene emesso l'ennesimo raggio infuocato in direzione della torretta da dove Ted lo aveva attaccato che, colpita, esplode e poi collassa su sé stessa...

Fine sessantunesima puntata.


Resoconto a cura di Piotr
Immagine by Jakub Bazyluk

Nessun commento:

Posta un commento